Recupero di un edifico esistente a Pirri – Cagliari Sardegna

Casa Acinom

 

Le tecnologie innovative, di derivazione aerospaziale, basate sui sistemi isolanti termo riflettenti multistrato Actis, consentono di intervenire su immobili storici dall’interno quando non è possibile un intervento di cappottatura dall'esterno per ragioni tecniche o di tutela storica.

Monica Ruggiu a Pirri è ricorsa a una strategia di “interior cladding” immaginando un nuovo involucro interno multi-stratificato che somma le prestazioni di sfasamento e capacità termica dell'edificio esistente, in muratura, a quelle di isolamento, tenuta all’aria ed eliminazione dei ponti termici grazie all'applicazione di sistemi termo riflettenti.


Acinom House si trova nell’hinterland cagliaritano, a pochissima distanza dallo stagno del Poetto e quindi dal parco Regionale del Molentargius, ed è un elegante villino a schiera di metà secolo scorso. Concepita come abitazione per una coppia amante dell’arte e della letteratura, dove lo spazio doveva essere luminoso e ventilato naturalmente nelle medie stagioni, la casa è stata dotata di una sorta di “scudo termico” interno in grado di equilibrare l’eccessivo calore radiativo, che a queste latitudini italiane incide moltissimo sul bilancio termico complessivo, grazie anche a un pre-esistente intonaco bordeaux particolarmente assorbente.


Come si nota in pianta, dalla zona biblioteca|studio un ampio accesso conduce al distributivo che da un lato, a nord, porta alla camera e al bagno, dall'altro, verso sud est, si apre generosamente verso una zona loft a tre vani comunicanti, eventualmente divisibili con porte scorrevoli che ricordano i “fusuma” giapponesi. Qui trovano posto la cucina, la sala da pranzo e il soggiorno. Questi spazi si aprono totalmente verso il giardino/orangerie che ospita agrumi, pareti con rampicanti e un orto.


La casa si estende quindi verso l’esterno nelle belle stagioni sfruttando l’energia e la limpidezza della luce Mediterranea.
Dal punto di vista tecnico non era possibile immaginare strategie di involucro con interventi dall’esterno a causa di vari vincoli. Si è deciso perciò di creare un involucro interno su struttura indipendente in acciaio zincato, con superficie stratificata a secco in doppia lastra di gesso rivestito e isolata con materassini termoriflettenti multistrato Actis Triso Super 10+ sigillati e a tenuta totale d’aria, oltre che facenti da barriera al vapore. Quasi fosse un thermos, la casa è in grado di mantenere le calorie o le frigorie interne (a seconda della stagione) fornite da pompe di calore elettriche ad elevata efficienza. Per ridurre il fabbisogno estivo sono state posizionate schermature mobili sui serramenti a sud, verso il giardino, che unite all’involucro termoriflettente mantengono all’esterno il torrido calore estivo cagliaritano.


Tutta questa è però una “tecnologia invisibile” in grado di dare comfort e fare risparmiare energia a chi occupa gli spazi senza mostrarsi, discretamente, dietro a quadri pregiati e arredi di design, e dove la luce, vero protagonista del progetto di Monica Ruggiu, penetra come energia unificatrice dello spazio.

 

 

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